venerdì 29 maggio 2009

Da vedere!


Ecco il manifesto del partito socialista catalano per le elezioni europee!
Il messaggio è: dicono che vogliono cambiare il mondo, ma come possono cambiare il mondo quelli che ci hanno trascinato nella crisi?
Da notare chi c'è in primo piano... tutto a conferma della pessima opinione che hanno all'estero del governo italiano!

L'immagine introduce un articolo del Times sulla strenua e tempestiva difesa dei figli di Berlusconi al loro "Papi".
L'articolo termina così:
To try to claw back the initiative before next month’s European elections, the Prime Minister is booked for a series of chat shows next week and will appear in adverts claiming that he solved the Naples rubbish crisis, saved the Alitalia airline from bankruptcy and protected Italians from the global financial slump.

Qualcuno mi sembra alla frutta...






giovedì 28 maggio 2009

Segnalazione!


Da un articolo di Repubblica:

Il caso italiano
. Per Amnesty International in Italia i diritti e l'incolumità di migranti e richiedenti asilo sono a rischio e i Rom sono oggetto di discriminazione e razzismo. Sebbene il rapporto annuale si riferisca ai dati del 2008, la scheda sul nostro Paese denuncia i respingimenti di migranti del mese scorso. "Venendo meno a una politica che le ha viste spendersi per la salvezza di vite umane nel Mediterraneo - accusa Amnesty - nel 2009 le istituzioni italiane hanno mancato ai principi fondamentali dei diritti umani mentre esercitavano le proprie funzioni in mare". Ancora una volta si punta il dito contro le condizioni delle persone rinchiuse a Lampedusa e si guarda con preoccupazione alle norme contenute nel pacchetto sicurezza che "lungi dal rappresentare una pianificazione chiara e comprensibile della politica sull'immigrazione, hanno un impatto pericoloso sui diritti umani". In particolare, Amnesty sottolinea come alcune norme, se approvate, possano "produrre un'allarmante conseguenza sui diritti umani dei migranti irregolari. Costretti dalla minaccia incombente di una denuncia da parte di ogni pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, essi sarebbero indotti a sottrarsi dall'incontro con ogni tipo di istituzione e ufficio pubblico, tenendosi alla larga da ospedali, scuole, uffici comunali, con immaginabili conseguenze sul diritto alla salute, all'istruzione per i figli, alla registrazione dei nuovi nati".


Il rapporto annuale 2009 denuncia ancora una volta che a distanza di 20 anni dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura (Cat) in Italia non esiste uno specifico reato di tortura nel codice penale. Il nostro Paese non ha meccanismi di prevenzione della tortura e dei maltrattamenti e i pubblici ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni che si rendono colpevoli di tali reati vengono perseguiti attraverso figure di reato ordinarie (lesioni, abuso d'ufficio, falso) e puniti con pene non adeguatamente severe, o non puniti affatto per la prescrizione. Amnesty fa esplicito riferimento ai fatti di Genova e alle sentenze relative emesse nel luglio e nel settembre 2008, sottolineando che proprio la lacuna nel nostro codice penale farà sì che "è improbabile che i funzionari e gli agenti imputati sconteranno le condanne, a causa dell'intervento della prescrizione. In questi anni la ricerca della verità non è stata agevolata dalle istituzioni coinvolte, né nell'ambito dei processi, né attraverso l'istituzione di strumenti di monitoraggio, quali una commissione indipendente o di una commissione parlamentare d'inchiesta". Infine, come già fatto negli ultimi due anni, Amnesty richiama l'Italia e gli altri Paesi europei a fare luce sul caso delle rendition illegali, che non sono ancora state condannate pubblicamente.

lunedì 25 maggio 2009

LIBERATELA!


Mentre continua a Rangoon il processo a Aung San Suu Kyi, l'Unione Europea ha chiesto alla giunta militare birmana l'immediata liberazione della donna. Se fosse ritenuta colpevole, potrebbe essere condannata fino a 5 anni di reclusione e le verrebbe preclusa la partecipazione alle elezioni parlamentari in programma nel 2010.

Così diceva Piero Fassino, inviato speciale dell'UE per la Birmania, in un'intervista prima dell'inizio del processo:

«La verità vera è che questo regime teme Aung San Suu Kyi oltre ogni altra cosa. La teme perché figlia del fondatore della Birmania indipendente e ne mantiene vivo il ricordo carismatico; la teme perché è una donna coraggiosa, divenuta per milioni di birmani e per una grande opinione pubblica internazionale l’emblema della lotta di libertà del suo popolo; la teme perché Aung San Suu Kyi ha fatto della non violenza il suo credo e questo ha accresciuto ancora di più la sua popolarità, il suo carisma. Il regime la teme perché sa che Aung San Suu Kyi libera diventerebbe immediatamente un punto di riferimento per quei tanti birmani che da anni e anni vivono in un regime di oppressione ma non si sono rassegnati e continuano a battersi perché la Birmania possa finalmente approdare a un regime di democrazia e di libertà. Proprio per questo non possiamo lasciare Aung San Suu Kyi sola e serve un impegno ancora più grande della comunità internazionale nel sostenere l’azione del segretario generale dell’Onu e del suo rappresentante Gambari. E l’Unione Europea è in prima fila in questo impegno».

Quali gli obiettivi su cui focalizzare l’iniziativa internazionale?
«Sono essenzialmente tre: ottenere la libertà di Aung San Suu Kyi e per i duemila esponenti politici che oggi sono prigionieri; l’apertura di un dialogo tra giunta, opposizione, comunità etniche per definire consensualmente un percorso di riconciliazione nazionale, e dentro questo percorso, definire anche quale è il quadro di garanzie democratiche effettive che consentano alle elezioni del 2010 di non essere un passaggio puramente formale di legittimazione del potere dei militari, ma essere elezioni effettivamente libere tali da innescare un processo nuovo in Birmania».

domenica 24 maggio 2009

Muore tifoso di 19 anni... oggi 1 minuto di silenzio!

Dall'Ansa:

E' morto per arresto cardiaco Eugenio Bortolon, il tifoso vicentino di 19 anni caduto ieri pomeriggio dal settore ospiti dello stadio Tardini durante il secondo tempo di Parma-Vicenza. Il giovane è deceduto nella tarda serata di ieri, alle
22.35, nell'unità operativa di Prima Anestesia e Rianimazione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

Lo ha reso noto nella notte la stessa Azienda ospedaliera. Il giovane era stato trasportato in gravissime condizione all'ospedale Maggiore con "gravissimo politrauma da precipitazione con lesioni emorragiche multidistrettuali". I medici avevano proceduto "alla stabilizzazione respiratoria ed emodinamica, per permettere al paziente di eseguire le indagini radiologiche", e dopo le prime manovre rianimatorie Eugenio Bortolon era stato sottoposto a un intervento chirurgico all' addome. Ma durante l'operazione le condizioni del pazient
e si sono aggravate, "a causa di una gravissima emorragia e per il concomitante gravissimo trauma cranio-facciale". Nonostante le terapie adottate - conclude la nota - "la funzione cardio-circolatoria si è deteriorata fino all'arresto cardiaco".

Ieri intanto c'erano state polemiche per il fatto che l'arbitro dopo aver sospeso la partita in seguito all'incidente, avesse poi deciso di farla riprendere e concludere. Il match, finito 4-0 per il Parma, e ininfluente ai fini della classifica dal momento che i padroni di casa erano gia' promossi in serie A e il Vicenza gia' salvo.


Dalla Gazzetta di Parma:

Doveva essere una festa, e si è trasformata in un dramma. La gara fra Parma e Vicenza, che stava celebrando nel modo migliore (4-0) la promozione del Parma, è stata turbata da un gravissimo incidente: un tifoso del Vicenza (il nome sembra Alessandro, l'età 19 anni) è precipitato, pare per essersi sporto troppo in fuori, dalla curva sud che ospitava i tifosi veneti, e ha battuto violentemente il capo dopo un volo di 15 metri. Ora è ricoverato in Rianimazione: le sue condizioni sono gravi, ma si sono "stabilizzate".

E alle 19,30 il giovane è stato trasportato in sala operatoria, per essere sottoposto ad un intervento chirurgico Un medico della Rianimazione, intervistato da Giuseppe Milano nel Tg Parma, ha parlato di "condizioni gravissime".

I tifosi hanno chiesto che la gara si fermasse: c'è stata una lunga sospensione, di circa mezzora, poi la partita è ripresa, anche se in pratica le due squadre non hanno più giocato fino al fischio finale.


Ecco che un'altra volta ci si trova davanti al dubbio: fermarsi o no? ...dubbio assolutamente lecito... Per rispetto bisognerebbe sempre fermarsi quando accade un grave incidente durante la partita, questa volta a maggior ragione visto che i verdetti erano già chiari! Comunque è una questione che riguarda le coscienze e non dovrebbe essere il problema principale del dibattito.

Spontaneamente mi ero posta un'altra domanda: perchè è caduto?


La questione viene liquidata dalla Gazzetta con:
pare per essersi sporto troppo in fuori, dalla curva sud che ospitava i tifosi veneti

Una riga anche sul Corriere: Dubbie le cause della caduta: forse Bortolon si è sporto per vedere e ha perso l'equilibrio.

Modifica:
i video delle telecamere dello stadio sembrano confermare l'ipotesi dell'incidente (Tg1)

giovedì 21 maggio 2009

martedì 19 maggio 2009

domenica 17 maggio 2009

tra mafia e immigrazione


C'è chi parla tanto di evitare che tanti criminali arrivino in Italia, c'è chi insulta l'ONU per difendere l'accordo con la Libia e chi affronta la questione con maggiore intelligenza:

Vorrei dare voce a uno di questi ultimi, Roberto Saviano. Mi dà l'occasione un lungo articolo riportato sul sito del quotidiano spagnolo El Paìs, che dà spesso attenzione alle sue parole:



Quienes cuentan que la llegada de inmigrantes en pateras trae avalanchas de criminales, quienes cuentan que aumenta la violencia y la degradación, quizá estén olvidando dos episodios muy recientes y extremadamente significativos que han entrado en la historia de nuestra república. En Italia las dos revoluciones espontáneas más importantes contra la mafia no han partido de italianos sino de africanos. En diez años sólo se han producido dos veces, impulsadas por la indignación y el fin de la tolerancia, manifestaciones públicas no organizadas por asociaciones o sindicatos, sin autobuses y partidos.

Manifestaciones espontáneas. Y las han hecho los africanos.


En Castelvolturno el 19 de septiembre de 2008, después de la matanza realizada por la camorra en la que fueron asesinados seis inmigrantes africanos: Kwame Yulius Francis, Samuel Kwaku y Alaj Ababa, de Togo, Christopher Adams y Alex Geemes, de Liberia, y Eric Yeboah, de Ghana. Joseph Ayimbora, ghanés, fue ingresado en el hospital en estado grave. Las víctimas eran todas muy jóvenes, el mayor de ellos tenía poco más de 30 años: se desbordó la rabia y estalló una revuelta ante el lugar de la masacre. La revuelta atrajo a las cámaras de televisión de todas partes del mundo y las imágenes transmitidas fueron las de un pueblo paralizado para pedir atención y justicia. En los seis meses anteriores la camorra había asesinado a un número impresionante de inocentes italianos. El 16 de mayo a Domenico Noviello, un hombre que diez años antes había denunciado una extorsión, y que nada más perder su escolta fue masacrado. Pero nada. Ninguna protesta. Ninguna queja. Ningún italiano se echó a la calle. Los pocos indignados, todos limitados al ámbito local, se sentían cada vez más solos y sin fuerza.

Pero esta soledad se rompió por fin la mañana del 19, cuando cientos y cientos de hombres y mujeres africanos tomaron las calles y gritaron a los italianos a la cara su indignación. Hubo incidentes. Pero lo más extraordinario fue que al día siguiente los mismos africanos se hicieron cargo de reparar los daños provocados. El objetivo era llamar la atención y decir: "No volváis a atreveros". Contra pocas personas es posible cualquier tipo de violencia, pero contra una población entera alineada, no.


Tener una actitud cerrada y de criminalización ayuda a las organizaciones mafiosas, porque se obliga a todos los inmigrantes a relacionarse con las mafias, si sólo de ellas dependen los documentos, la vivienda, incluso los anuncios en los periódicos y la asistencia jurídica. Y no se trata de interpretar el papel de las "almas buenas", como dirían algunos, sino de analizar cómo las mafias italianas aprovechan la debilidad de las comunidades de inmigrantes. Cuanto menos protegidas están éstas por el Estado, más se encuentran a su merced. El país en el que es hermoso reconocerse -enseña Altiero Spinelli, padre del pensamiento europeo- es el que está hecho de conductas, no de monumentos. Yo sé que la parte de Italia que en estos años se ha comportado entendiendo y acogiendo es la parte que ve en los inmigrantes nuevas esperanzas y nuevas fuerzas para transformar aquello que no hemos conseguido cambiar. La Italia en la que es hermoso reconocerse y que lleva en su interior la memoria de las persecuciones de sus propios inmigrantes y no permitirá que esto recaiga sobre su propia tierra.

L'ultimo passaggio di questo articolo mi sembra fondamentale e non buonista:
- criminalizzare gli immigrati aiuta le organizzazioni mafiose
- le comunità di immigrati che non vengono accolte sono soggette all'influenza della mafia
- chi aiuta gli immigrati ad integrarsi, sa che possono portare nuove speranze e nuove forze per il cambiamento

giovedì 14 maggio 2009

Impedirle ancora una volta di essere libera

La settimana è iniziata con notizie preoccupanti sullo stato di salute di Aung San Suu Kyi e ora arriva la notizia del suo arresto.

Dal sito di Repubblica, 9 maggio:

Allarme per la salute di Aung San Suu Kyi. Il portavoce dell'opposizione in Birmania ha riferito che il premio Nobel per la Pace, agli arresti domiciliari da circa 19 anni, "sta male", non mangia, ha la pressione bassa ed è disidratata. All'indomani di una visita alla 63 leader della Lega nazionale per la democrazia, Nyan Win ha spiegato che Suu Kyi viene alimentata e idratata per via endovenosa. "Siamo molto preoccupati per la sua situazione", ha aggiunto.

Il caso di Suu Kyi è da tempo al centro di una mobilitazione internazionale che coinvolge anche l'Italia. Giampiero Cioffredi, candidato del Pd alle elezioni europee, ha annunciato che per lunedì mattina alle 10 è in programma un sit-in davanti all'ambasciata birmana a Roma per chiedere "al regime l'immediata scarcerazione del premio Nobel e leader dell'opposizione, anche in vista della scadenza degli arresti domiciliari, il prossimo 27 maggio".

Il 27 maggio finirebbe la sua condanna agli arresti domiciliari, ma il governo birmano ha trovato un altro modo per tenerla sottochiave. E' stata incriminata per aver violato gli arresti domiciliari in occasione della visita non autorizzata di un americano alla sua residenza e il suo processo si aprirà il 18 maggio. L'americano, John William Yeattaw, è stato incriminato.

Ecco l'articolo dal sito Democratic Voice of Burma:

Suu Kyi and US citizen charged

May 14, 2009 (DVB)–Charges have been brought against opposition leader Aung San Suu Kyi relating to her contact with the US citizen who last week spent two nights in her compound, where she is being held under house arrest.

According to Suu Kyi’s lawyer, Kyi Win, the official court trial will take place on 18 May, after Kyi Win has applied for the right for a formal legal defence.

The charge falls under Article 22 of the Burmese penal code, which bars her from contact with foreign diplomats and political organisations, and contact with any outsiders without permission.

Article 22 carries a sentence of between three and five years.

The US citizen John William Yettaw, along with Suu Kyi’s two caretakers, has been charged under Article 22/109, relating to aiding and abetting the breaking of Article 22.

All four remain at Rangoon’s Insein prison, where the trial is being held.

Lawyer Kyi Win said that a member of the Special Branch police unit, Police Colonel Zaw Min Aung, brought the charges against both parties, while two judges and a jury will form the special court in which the trial will take place.

Last Wednesday, Yettaw was arrested after swimming across Lake Inya in Rangoon, apparently after having spent two nights in Suu Kyi’s compound.

Under conditions of her house arrest, Suu Kyi is forbidden to have visitors. A broader Burmese law states that no foreigner is allowed to spend the night at a local’s house.

US embassy staff held a brief meeting with John Yettaw yesterday, but no details were given as to his motives.

“We weren’t able to get any details from him about the circumstances – there were other people in the room – and so they didn’t talk about anything in great detail,” said Richard Mei.

Suu Kyi’s doctor, Tin Myo Win, was detained the day after Yettaw was arrested. There has been no news of his situation.

Suu Kyi’s current internment under house arrest is due to expire on 27 May, as stated by the Burmese government.

Reporting by Nay Say Phaw and Francis Wade

domenica 10 maggio 2009

Fotovoltaico: ci sono buone notizie!

Non avevo dato buone notizie sull'eolico, ma ho letto buone nuove sul fotovoltaico.

Purtroppo, come dice Cianciullo in un articolo sul suo blog, il Governo non è pronto, ma ci sono buoni segnali:

In Italia il mercato dell’energia dal sole cresce a ritmi da capogiro, in netta contro tendenza rispetto alla crisi. Gli acquirenti ci sono. Le imprese italiane ci sono. Il governo manca: all’ultimo momento a Verona hanno dato forfait sia il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che quello dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. E’ la fotografia che emerge dalla tre giorni di Solarexpo che alla decima edizione - con 64 mila visitatori, nove padiglioni rispetto ai sei dell’anno passato, oltre mille espositori di cui il 35 per cento provenienti dall’estero - si è confermata come la fiera leader a livello europeo.
Con 340 megawatt nel 2008 l’Italia si attesta al terzo posto nel mondo, dopo Germania e Spagna, per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici, superando così Stati Uniti e Giappone. Ma il dato sorprendente riguarda il biennio 2009-2010: sono previsti 1000 megawatt cumulativi entro la fine del 2009 e ben 2000 megawatt a fine 2010, cifre che consentiranno all’Italia di mantenere un ruolo leader a livello mondiale: nel prossimo biennio, fa notare il direttore del Kyoto club Gianni Silvestrini, ci sarà un vero e pro
prio boom per il fotovoltaico, tanto che dal 2011 potremmo diventarne esportatori.


Sul portale Eco-energia dell'Ansa, inoltre, si trovano altri dettagli al riguardo:

L'Italia e' sulla buona strada per diventare il primo paese dell'Unione europea in cui l' elettricita' generata dall'energia fotovoltaica e quella convenzionale avranno lo stesso costo di accesso alla rete elettrica. Cioe' quello in cui si raggiungera' la ''parita' nella rete'', grid parity. Cio' e' dovuto al fatto che i fornitori italiani di energia solare beneficiano di prezzi dell'elettricita' comparativamente alti. Se, come ci si attente, i prezzi cresceranno ad una media del 6% l'anno, gli impianti italiani indipendenti potrebbero raggiungere la grid parity nel 2011.

L'Italia e' sempre piu' 'solare': 900 MW previsti per fine 2009. A questa conclusione si e' arrivati al termine del convegno internazionale sul fotovoltaico organizzato nell'ambito della decima edizione di Solarexpo & Greenbuilding di Verona. Arturo Lorenzoni, dell'Universita' di Padova&Iefe (Bocconi) e capofila della conferenza, ha ricordato che andare sotto il dollaro per watt di picco gia' oggi e' possibile per alcune celle fotovoltaiche, con l'obiettivo per il 2012 di arrivare anche sotto 0,7 $/W: una ''curva di apprendimento'' rapidissima. Nota estremamente positiva, poi, e' la rilevante crescita del mercato italiano che, a fine 2009, potrebbe raggiungere la quota di 900 MW installati (oggi 450 MW) per arrivare a 2.200 MW nel 2011. Nei prossimi mesi si giochera' la partita della definizione della nuova tariffa in conto energia che potrebbe partire dal 2011 e che tutti le associazioni di categoria (Gifi e Assosolare) guardano con attenzione specialmente per strutturare gli investimenti futuri. La richiesta degli operatori al governo e' di praticare riduzioni graduali, senza strappi, che accompagnino il settore verso la completa maturita'.

Oggi ci sono molte difficolta' di accesso al credito e a condizioni piu' stringenti rispetto al passato. La richiesta di capitale proprio per gli investimenti e' sempre maggiore e finanziamenti con il 90% di capitale di debito sembrano quasi impossibili da ottenere. Le istituzioni si stanno muovendo per sostenere il settore, con tutte le difficolta' legate all'elemento di novita' rappresentato dal boom del fotovoltaico. Un esempio e' l'attivazione di linee di sostegno contenute nei fondi strutturali europei per l'industria delle rinnovabili e del solare in particolare.

venerdì 8 maggio 2009

giovedì 7 maggio 2009

Un'epidemia di cui non si parla


Un articolo del quotidiano spagnolo El Paìs, dà l'occasione di conoscere l'epidemia di meningite che flagella l'Africa occidentale: 1900 morti e 56000 accertati!

La meningite è una malattia contagiosa che uccide la metà delle persone che ne vengono infettate in mancanza di cure. Dall'inizio dell'anno, l'Africa subsahariana è stata colpita da una grave epidemia. Solo in Nigeria, Niger, Chad, Medici Senza Frontiere vacineranno più di 7 milioni di persone.

Alcuni dei passaggi dell'articolo:

"No tiene unproblema de nomenclatura ni desata las hostilidades internacionales. Aún menos ha causado alertas sanitarias y mediáticas en el mundo. Sin embargo, desde primeros de este año una gran epidemia de meningitis (infección que afecta a las membranas que cubren el sistema nervioso central) se ha extendido por varios países de África. Para combatirla, Médicos Sin Fronteras (MSF), en colaboración con diversos Gobiernos, ha puesto en marcha una de las mayores campañas de vacunación de la historia."

"Con la vacuna se evita que la persona enferme de meningitis, pero no se evita la transmisión", añade Olimpia de la Rosa, responsable técnica de emergencias para MSF. De la Rosa explica que la actual vacuna ofrece inmunidad solo por tres años, pero a partir del 2010 se podrá utilizar una nueva que la alarga por 10 años. Pero hasta entonces, este 2009 se está cebando con una de las partes de África más pobres. "Este año la transmisión ha sido muy rápida y ha llegado a campos de desplazados de Darfur", afirma la responsable técnica de MSF. La transmisión de este tipo de meningitis bacteriana (meningocócica de tipo A) se produce de persona a persona por la nariz o por la boca. [...] El hacinamiento y las condiciones muy poco saludables aumentan el riesgo de transmisión e infección."

"a contrarreloj, sin descanso y apenas medios, se intenta evitar que la conocida meningitis siga cobrándose miles de vidas."


Da un articolo comparso lo scorso 29 aprile sul sito di Medici Senza Frontiere, i numeri dell'epidemia:

- 210 operatori internazionali di MSF in Nigeria e Niger
- 8 milioni di vaccini ordinati da MSF
- 50 team specializzati nella gestione dell’emergenza
- 270 team specializzati nella vaccinazione
- 1.5 euro il costo per MSF per ogni persona vaccinata (costo del vaccino escluso)

mercoledì 6 maggio 2009

Non dimentichiamo la Birmania!



da Democratic Voice of Burma:

Food crisis reported in two states

May 5, 2009 (DVB)–A United Nations body has begun to establish aid programmes for villages in Burma’s Chin state to tackle the ongoing famine there, whilst a human rights group has issued a report about a serious food crisis in Karen state.

Chin state in northwest Burma has been suffering from famine since 2007. The trigger was the mass flowering of bamboo, which occurs roughly every fifty years, and attracts hordes of rats which feed on bamboo seeds before moving on to crops and stored grains. Now, the United Nations Development Programme (UNDP) will hand out rice to nine villages in Matupi township, Chin state. Similarly, the World Food Programme has launched a “Food plus Cash for Work” assistance program in six townships, focusing on developing food security in the area through agricultural land development, road construction, and projects earmarked by the communities. Meanwhile, a report released last week by the Karen Human Rights Group (KHRG) highlighted the food crisis in Burma’s eastern Karen state, which is reported as being a direct result of excessive military demands in the area. Government troops in Karen state are encouraged to be ‘self-sufficient’. Villagers’ food stocks are often destroyed or confiscated by the army, and restrictions of movement prevent villagers from buying supplies. The current economic crisis, along with the rising food prices and climate change, add to the problem, KHRG reports. In both states, people are reported to be suffering from malnutrition and potentially fatal as a result of food shortages.
Reporting by Beth Macdonald and Rosalie Smith

martedì 5 maggio 2009

Madrid - Olimpiadi 2016

Sono collaboratrice volontaria per la promozione di Madrid come sede delle Olimpiadi 2016. Per questo mi arriva periodicamente la newsletter con gli eventi di preparazione.
Ieri sono arrivati i commissari a Madrid per valutare lo stato dei lavori.
Lo slogan è: "Madrid recibe a todos con la mano abierta" e questo è il logo:




L'articolo racconta dell'accoglienza del sindaco, Alberto Ruiz Gallardòn, che ha presentato Madrid come una città viva e dinamica che ama lo sport.
Dopo il rinfresco i 13 commissari sono stati ricevuti dai Principi e dalle altre autotrità dello Stato.
Oggi pomeriggio gli incaricati dovranno dare un giudizio sui lavori fin ora effettuati nei campi di: sicurezza, alloggi, trasporti e sedi olimpiche. Se il giudizio sarà positivo Madrid potrà continuare il suo sogno olimpico!

Il 77% dei lavori è già stato completato, il cuore dell'evento sarà lo Stadio Olimpico che verrà ultimato nel 2011.


Se conoscete Madrid e ve ne siete innamorati, potete iscrivervi come volontari e collaborare alla realizzazione di un sogno.

Il livello è oggettivamente molto basso!

La campagna elettorale della maggioranza pro elezioni europee è molto buffa!

Si iniziò con lo show della nascita del PDL, uno spettacolo autocelebrativo per cui sono stati buttati al vento un sacco di soldi!

Si continua con:

- la crisi è finita
- il G8 a L'Aquila
- la stampa è tutta di sinistra
- le Miss messe e tolte dalle liste per le elezioni europee
- Veronica chiede comunque il divorzio a Silvio
- a proposito di giri sul treno, Tremonti dice a Franceschini: se ci fosse una famiglia bloccata in mezzo ai binari e un treno in arrivo, noi salveremmo la famiglia, Franceschini il treno!
- prima la fecondazione assistita, poi il Federalismo e infine l'influenza suina per confonderci le idee

...visto che l'intento è quello, ridiamoci sopra...



Non fosse momentaneamente per Marchionne, all'estero non farebbero altro che ridere di noi!
Anche Tom Hanks sembra molto informato sui fatti di casa Berlusconi.
Ecco un estratto dell'articolo dal sito del Corriere:
«Vedo dei posti liberi lì in sala. Mister e mrs Berlusconi si dovevano sedere là. Che facciamo li aspettiamo per cominciare la proiezione?». È la battuta, accolta da una grande risata e un applauso del pubblico che ha fatto Tom Hanks lunedì in Sala Petrassi all'Auditorium Parco della Musica di Roma dove è andata in onda l'anteprima mondiale di Angeli e demoni.

Nel frattempo, le famiglie continuano a non arrivare alla fine del mese, le piccole imprese continuano a chiudere e i terremotati continuano a vivere nelle tendopoli!

lunedì 4 maggio 2009

Muore Pablo Lizcano

Non pensavo di parlare subito di Rosa Montero, mi voglio prendere del tempo per parlare dei suoi bellissimi articoli e del suo ultimo libro "Instrucciones para salvar el mundo".

Purtroppo l'occasione che mi porta a parlare di lei è molto triste: è morto suo marito, lo scrittore e giornalista Pablo Lizcano. Muore a soli 58 anni dopo una lunga malattia. Negli ultimi anni aveva viaggiato molto in compagnia di Rosa Montero.



Sono apparsi articoli su di lui in tanti siti di giornali e televisioni spagnoli. Interessante è l'articolo del quotidiano El Paìs, con cui collaborava.
Il finale dell'articolo è molto emozionante, la giornalista cita una commento che Pablo Lizcano aveva fatto dopo il suo viaggio in Canada: "Terra promessa, bella, selvaggia e disabitata" nella quale "ogni angolo sembra un posto in cui varebbe la pena rimanere" e si augura che abbia trovato questo bellissimo angolo di mondo dove vivere.

domenica 3 maggio 2009

Eco-energia


dal portale "Eco-Energia" del sito dell'Ansa:

(ANSA) - 29 APR - Il Global Wind Day, la Giornata Europea del Vento diventa mondiale per la prima volta, e si terra' il 15 giugno in cinque continenti con eventi, convegni, feste e concorsi per celebrare e promuovere questa fonte di energia pulita ed infinita. Per iniziare il conto alla rovescia, gli organizzatori lanciano oggi un grande concorso fotografico sull'energia del vento, il Global Wind Energy Photo Contest. Con il supporto di National Geographic, e' stato lanciato un concorso a premi fotografico sull'energia del vento aperto a chiunque voglia rappresentare questo uso della tecnologia rinnovabile in modo originale. Una selezione delle immagini sara' esibita durante il Wind Day. La competizione e' aperta a tutti i fotografi in giro per il mondo le cui foto fanno riferimento alla fonte rinnovabile in tutti i suoi aspetti. Ci saranno due vincitori. Uno selezionato dal pubblico che votera' sul sito www.fotki.com mentre l'altro sara' scelto da un gruppo di esperti della EWEA (European Wind Energy Association), Samsung e National Geographic. Ai vincitori andranno una reflex numeric GX-20 e una NV9 gentilmente offerte dalla Samsung. Il concorso scade domani 30 aprile e tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.globalwindday.org, nuovo sito internet che fornisce informazioni sulla campagna e sul network delle associazioni dell'energia del vento, sugli attori industriali e gli stakeholders coinvolti negli eventi pubblici del 15 giugno.

a proposito di investimenti per le energie rinnovabili, è da notare questa tabella comparsa su l'Espresso a marzo:



per saperne di più, ecco la pagina interattiva del sito:

http://speciali.espresso.repubblica.it/grafici/ambiente-incentivi/index.html

Come sempre, il Governo italiano potrebbe fare decisamente di più per il nostro futuro.

sabato 2 maggio 2009

Una donna non libera


Per iniziare questo blog, mi sembrava doveroso provare a dare voce a una ragazza che è stata fatta tacere con tanta fretta, Delara Darabi.
Lascio qui di seguito un breve articolo dal sito di Repubblica:

La pittrice, 23 anni, è stata condannata a morte per un delitto commesso 6 anni fa
Il suo avvocato non è stato avvertito: "Cinica mossa da parte delle autorità"
Iran, giustiziata Delara Darabi
Amnesty protesta: "Processo iniquo"

ROMA - E' stata giustiziata oggi in Iran Delara Darabi, la pittrice condannata a morte per un omicidio commesso a 17 anni. Lo rende noto Amnesty International sul proprio sito web.
L'organizzazione per la difesa dei diritti umani condanna l'esecuzione e accusa: "Il suo avvocato non è stato informato, nonostante l'obbligo di legge di ricevere la comunicazione 48 ore prima dell'esecuzione", ha detto Hassiba Hadj Sahraoui, viceresponsabile di Amnesty per il Medio Oriente ed il Nord Africa.
"Questa sembra essere stata una cinica mossa da parte delle autorità per evitare proteste interne ed internazionali, che avrebbero potuto salvare la vita di Delara", ha aggiunto.
L'esecuzione è avvenuta nonostante fosse stata accordata all'imputata, il 19 aprile scorso, una sospensione di due mesi della pena.
Delara Darabi è stata riconosciuta colpevole di avere ucciso nel 2003 a scopo di rapina una parente con l'aiuto del suo ragazzo, condannato per questo a dieci anni di reclusione. Dopo l'arresto la ragazza confessò di essere stata l'esecutrice materiale del delitto, ma durante il processo negò ogni responsabilità, gettando le colpe sul giovane.
Amnesty International non considera il processo equo, e la corte si è rifiutata di prendere in esame ulteriori prove, denuncia l'organizzazione.
L'esecuzione della pittrice porta a 140 il numero di persone giustiziate in Iran nel 2009. Si tratta della seconda donna.

Era stato creato un sito per provare a salvare la sua vita: http://www.savedelara.com/

edit:
2009-05-02 21:41
Ue condanna Iran esecuzione Darabi Documento forte contro le sentenze capitali per minori
(ANSA) - BRUXELLES, 2 MAG - La presidenza ceca dell'Ue ha espresso ''una forte condanna'' per l'esecuzione, ieri in Iran, della pittrice Delara Darabi. E' stata uccisa in carcere a 23 anni per un crimine commesso quando ne aveva 17. La presidenza Ue ha protestato contro l'esecuzione, giudicandola un ''atto contrario gli impegni internazionali che l'Iran ha volontariamente assunto', sollecitando il Paese ad ''evitare condanne a morte ed eliminare dal codice penale la sentenza capitale per i minori''