venerdì 3 luglio 2009

Aung San Suu Kyi


Il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, arriva in Myanmar per chiedere la liberazione di Aung San Suu Kyi. La Corte di Giustizia doveva riunirsi oggi ma ha deciso di rimandare la seduta al 10 luglio. Oggi Ban Ki-moon incontrerà il generale Than Shwe, capo del regime militare, oggi a Naypyidaw, la capitale amministrativa della ex-Birmania.

Da El Paìs:

Ban ha dicho que tiene tres objetivos para su visita: reclamar la liberación de más de 2.000 presos políticos, incluida Suu Kyi; la reanudación del diálogo entre el Gobierno y la oposición; y la necesidad de crear las condiciones que lleven a la celebración de elecciones creíbles el próximo año.

"Intentaré usar esta visita como una oportunidad para plantear en los términos más firmes posibles y expresar las preocupaciones de la comunidad internacional (...) a las altas autoridades del Gobierno birmano", ha señalado el máximo representante de la ONU.


e da Democratic Voice of Burma:

Suu Kyi trial postponed as UN chief arrives in Burma


July 3, 2009 (DVB)–Judges at the trial of Aung San Suu Kyi have adjourned the next hearing until 10 July on the day UN Secretary General arrives in Burma for high-profile talks with government leaders.
The trial was due to resume today, and would have coincided with the first day of a two-day visit to the country by Ban Ki-moon, during which he will meet with Senior General Than Shwe and members of the opposition National League for Democracy (NLD) party. Pressure on Ban Ki-moon to achieve results is huge, although he told the BBC recently that he “[does] not believe my trip should be seen as a make or break event”, although said yesterday that the trip would be “very difficult”. In the face of near certainty that Suu Kyi’s trial will end in a guilty verdict, Ban has said he will strongly urge the ruling junta to release all political prisoners and create conditions necessary for free and fair elections next year. Earlier this week an appeal to allow two of Suu Kyi’s witnesses to testify in her defence, following their disqualification in May, was rejected, leaving her with just two witnesses. The Insein prison courtroom where Suu Kyi is on trial announced this morning that the next hearing had been adjourned until 10 July. “We arrived to the courtroom around 10am [today], as scheduled for the hearing, and a judge told us we are reappointed to July 10,” said one of the remaining witness, Khin Moe Moe. The reason, she said, was that Suu Kyi case file “has not yet arrived back from the central court”. “There is no huge distance between the central court and this court [in Insein prison] but I don’t understand why it has to take them so long transferring a case file,” she said, adding that they had been allowed to meet with Suu Kyi. All four defendants – Suu Kyi, her two caretakers Khin Khin Win and Win Ma Ma, and John Yettaw – were present this morning, Khin Moe Moe said.

Reporting by Naw Say Paw

lunedì 29 giugno 2009

giovedì 25 giugno 2009

domenica 21 giugno 2009

Le manifestazioni in Iran continuano...

Oggi su The Huffington Post capeggia la frase di solidarietà ai manifestanti iraniani del Presidente Obama: "We are bearing witness".
Nel post di Nico Pitney compare una frase che corrisponde perfettamente al mio pensiero, dopo aver visto il video che vi mostro qui sotto:





L'opinione della maggioranza va rispettata! Nessuno sa se davvero Ahmadinejad abbia vinto le elezioni, ma la maggioranza pensa che le elezioni non siano state regolari!
Soprattutto va rispettata la libertà di espressione di queste persone: bisogna finirla con le violenze, gli arresti e le uccisioni. Visto che alla stampa estera sono imposte inspiegabili restrizioni, le continue smentite del numero dei morti da parte della Tv di Stato iraniana mi sembrano raccapriccianti.
Così recita un articolo del Corriere della Sera:
"L'opposizione si affida al web, blog, siti e social network. Il regime replica con la propaganda di Stato affidandosi a tv, giornali e radio da lui controllate. Smentendo però diverse volte se stesso".

Alfons Mucha, pittore e scultore


Una mia carissima amica, che è in erasmus a Montpellier, mi ha raccontato di una mostra che ha visitato ieri. La mostra esibiva i quadri di Alfons Mucha. Purtroppo ho avuto una pessima professoressa di storia dell'arte al liceo, quindi tutto ciò che so è per iniziativa personale... così, anche questa volta, mi sono "autoistruita"!

Alfons Mucha è un pittore e scultore ceco, vissuto a cavallo tra '800 e '900, appartenente alla corrente dell'Art Nouveau.
I lavori di Mucha spesso raffigurano giovani donne in abiti dal taglio neoclassico, circondate da motivi floreali che formano cornici geometriche attorno alla figura. Il suo stile venne subito imitato, nell'arte e nella pubblicità, con esiti raramente all'altezza dell'originale.
Oltre che per le illustrazioni, Mucha è famoso per un'oper
a grandiosa sulla storia degli slavi, composta da 20 dipinti molto grandi e per le sue opere di design di oggettistica e gioielli.
Il suo stile è tornato di moda negli anni '60 ed è stato riportato in voga da artisti del tempo.

Ecco alcuni esempi del suo stile:





sabato 20 giugno 2009

se ne inventano di tutti i colori!




Una delle tante follie che ha ispirato il Presidente Obama!

Il sito di JibJab offre possibilità divertentissime e un sacco di situazioni già costruite in cui inserire la faccia di chi vuoi... sulla rete se ne inventano davvero di tutti i colori!
Io ero stata trasformata da un amico in una danzatrice artistica con tanto di tutina fucsia e nastro!

Non avrei mai pensato che anche l'uomo più potente del mondo sarebbe caduto vittima di JibJab!
Ma in tempi di crisi, farsi una risata ogni tanto non può fare che bene!

...dico ogni tanto, non tutti giorni a tutte le ore, come fa qualcun'altro...

Eduardo Antonio Puelles, ultima vittima di ETA




L'organizzazione terroristica ETA ha fatto ieri mattina una nuova vittima. Un poliziotto di 49 anni è morto nell'esplosione della sua auto. Era un vero basco che parlava euskera e aveva scelto di combattere contro il terrorismo nazionalista basco.

Da El Paìs:
Eduardo Puelles García, de 49 años, casado y padre de dos hijos, fue asesinado por ETA ayer por la mañana, cuando se dirigía a su trabajo como jefe del grupo de seguimientos (los que vigilan a los terroristas), con una bomba lapa c
on casi dos kilos de explosivo colocada en los bajos de su coche cuando se encontraba en un aparcamiento público en la localidad de Arrigorriaga. Las investigaciones apuntan a que el asesinato es obra de un comando de legales, es decir, terroristas sin fichar, huidos del golpe asestado en julio pasado al comando Vizcaya.


Il fratello della vittima ha detto:
"mi hermano no es una víctima del terrorismo, es un héroe, es un gudari"
I suoi colleghi: "Eduardo era un vasco noble y un español de corazón [...] un hombre bueno que amaba a su familia, a su pueblo, a la institución a la que se honraba pertenecer"

Migliaia di persone sono scese nelle piazze dei paesi e delle città baschi in silenzio per ricordare la vittima e per manifestare contro la violenza di ETA.
La delegittimazione di ETA è il punto di partenza per la legittimizzazione delle persone che lottano per la legalità democratica!

venerdì 19 giugno 2009

Qualcuno si ricorda ancora di lei!


da Democratic Voice of Burma:

Paul McCartney and U2 call for Suu Kyi’s release


June 19, 2009 (DVB)–Paul McCartney, U2 and Yoko Ono have joined the ranks of international celebrities marking the birthday of Aung San Suu Kyi with personal messages of support and renewed calls for her immediate release.
Today the Burmese opposition leader turns 64. It is the fourteenth consecutive year that she has marked her birthday in detention. Message of support from celebrities and international figures have been published on the 64forsuu.com website. "Aung San Suu Kyi is an inspiration to her country and to the rest of the world,” said Paul M
cCartney, while Yoko Ono published a poem that included the lyrics “Your heart beats with my heart. My eyes see what you see. My belief is your belief.” Other celebrities that have supported the 64forsuu campaign include David Beckham, Julia Roberts and Steven Fry. The renowned Indian musician and conductor Zubin Mehta added his voice to calls for Suu Kyi’s release. “As a proud neighbour of Burma, being an Indian…I am extremely hopeful that the authorities in Burma will not judge Aung San Suu Kyi and will release her as soon as possible on this [sixty-fourth] birthday,” he said. “I know I speak for hundreds of thousands of Indians who say that she is a shining light in our part of the world, and we pray for her quick release.” Meanwhile, British Prime Minister Gordon Brown today called for the toughening of sanctions against Burma. Writing in the Sydney Morning Herald, Brown praised Burma’s neighbours for [leading] the world in calling for Ms Suu Kyi's release”, while adding that the UN Security Council should “back the Secretary-General's efforts to bring about political progress through an early visit to Burma”. Ban Ki-moon was yesterday invited to visit Burma by the country’s ruling generals, although he is yet to make a decision due to suspicion that the trip may be used by the junta for propaganda purposes. Brown also offered his willingness to “extend the hand of friendship” were the military government to “rethink their ways”.

R
eporting by Francis Wade

... e in Malaysia:



(ANSA) - RANGOON, 19 GIU - La dissidente birmana Aung San Suu Kyi ha festeggiato oggi il suo 64/o compleanno dentro le mura del carcere d'Insein, a nord di Rangoon. I suoi sostenitori si sono mobilitati in tutto il mondo per ottenerne la liberazione e chiedere sanzioni piu' severe contro il regime militare. Il premio Nobel per la pace ha pranzato oggi con riso e pollo insieme al personale del carcere, dove attende il processo che potrebbe costarle una condanna a cinque anni per aver violato gli arresti domiciliari.

Il giornalista online

La figura che affianca il tecnico web nella redazione on line è, come facilmente si potrebbe pensare, il giornalista. Al giornalista compete la selezione, la gerarchizzazione e la presentazione delle notizie, partendo da fonti tradizionali o fonti sulla rete.
Il giornalista on line produce articoli direttamente all'interno del sistema editoriale, che permette l'immediata pubblicazione.
Quando è inviato per eventi p
articolari, lavora sul PC portatile e invia pezzi tramite internet. Il testo viene creato sul modello dell'ipertesto, infatti l'articolo è corredato di foto e link di approfondimento.
Inoltre, il giornalista può decidere di aprire un forum di discussione sul tema ed è lui stesso a moderare il dibattito.
Il giornalista online è inserito in una reda
zione multimediale, cioè in grado di gestire tecnologie e linguaggi testuali, audio e video. Le novità tecnologiche richiedono nuove figure professionali e il giornalista del futuro dovrà essere in grado di controllare una sempre più consistente mole di dati provenienti da diversi media.
La redazione online lavora per un prodotto che cambia continuamente. Si parla di un work in progress che viene continuamente rivisto e aggiornato. Questo lavoro è impostato in team di tecnici e giornalisti che collaborano fianco a fianco. Per questo, ques
ta redazione è meno gerarchizzata rispetto a una redazione tradizionale.


Ovviamente il giornalista online è sottoposto agli stessi rischi e alle stesse regole di tutti i giornalisti.
Innanzitutto, anche sul web bisogna rispettare le regole di copyright e verificare la provenienze dei dati.
Nuovi reati potrebbero configurar
si per deep-linking e surface linking. Infatti, se i contenuti provengono da un sito esterno bisogna porsi dei problemi. Si parla di surface linking quando viene linkata la home page di un sito, mentre si parla di deep-linking quando il collegamento si riferisce a una specifica pagina del sito. Nel caso in cui i titolari del sito chiedano di rimuovere il link è bene ottemperare alla richiesta.
Il problema principale potrebbe essere creato dai casi di deep-linking. Saltan
do la home page si saltano anche gli annunci pubblicitari lì presenti, questo finirebbe col ridurre il numero di accessi nelle pagine inserzionate con il conseguente deprezzamento degli spazi pubblicitari del sito. Non esiste una normativa che regola tali pratiche, ma vi sono due orientamenti: il primo considera il salto della home page penalizzante per colui che ha predisposto i contenuti richiamati; il secondo annulla i profili di illegittimità, muovendo dalla teoria dell'implied license to link, in forza della quale ogni titolare di un sito che si collega alla rete implicitamente invita gli altri a costituire un link nei suoi confronti.
Per evitare problemi, la maggior parte dei giornali online prevede un disclaimer o un frame che avvisa i lettori che si trovano su un sito diverso da
quello di partenza e quindi stanno navigando fuori dalla responsabilità della testata.

da: Marco Pratellesi, New Journalism, Bruno Mondadori, Milano, 2004


Ridiamoci sopra:
(cliccare sopra per ingrandire)


La notizia da Corriere.it:



GIRO DI VITE SULL´ONLINE - I pasdaran hanno minacciato di intervenire contro i mezzi di informazione online se non rimuoveranno da siti e blog notizie o commenti che «alimentino le tensioni». Si tratta della prima presa di posizione pubblica dei pasdaran dalla fine delle elezioni. I siti web e i social network come Facebook o Twitter sono diventati in Iran uno dei principali mezzi utilizzati dai persiani per cercare notizie di quanto avviene nel loro Paese sui siti internazionali.

«Stiamo assistendo a quella che potrebbe diventare la prima rivoluzione guidata da Internet della storia». Mahnaz Afkhami, scrittrice, attivista ed ex-ministra iraniana per gli Affari delle donne prima della rivoluzione khomeinista, non esclude che il regime degli ayatollah sia in procinto di cadere.

mercoledì 17 giugno 2009

Facce da Gaypride2009: tra eccesso e normalità

ogni volta mi chiedo quando avranno la possibilità di vivere davvero liberi/e e non discriminati/e!
la paura del diverso è inutile, siamo tutti uguali nelle nostre belle varietà!




da Wikipedia:

L'"orgoglio gay" si basa su tre assunti:
  1. che le persone dovrebbero essere fiere di ciò che sono,
  2. che la diversità sessuale è un dono e non una vergogna,
  3. che l'orientamento sessuale e l'identità di genere sono innati o comunque non possono essere alterati intenzionalmente.

dall'Ansa:
18 giugno 2009 - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato il memorandum che estende ai partner dei dipendenti federali gay gli stessi benefici già goduti dagli altri impiegati statali. Obama ha sottolineato di essere "molto orgoglioso" di questa decisione che rappresenta "un grande passo verso l'uguaglianza di tutti i cittadini" e corregge "errori del passato". "Abbiamo posto fine un'ingiustizia. Ora - ha aggiunto - sono stati riconosciuti dei diritti che finora erano stati negati".


venerdì 12 giugno 2009

4 giugno 1989: La protesta di Piazza Tienanmen


Il 4 giugno di 20 anni fa, un'immagine colpiva il mondo occidentale, un ragazzo che affronta i carri armati, durante la repressione della protesta di Piazza Tienanmen e dice: "Perchè siete qui? Non avete portato altro che miseria..."

Il dissidente cinese Xu Youyu racconta a Federico Rampini di Repubblica:
"Un giovane si è piazzato in mezzo alla strada, blocca il carroarmato di testa. sta ritto in piedi, con la mano sinistra tiene la giacca a penzoloni, con la destra due sacchetti di plastica della spesa. La scena sembra irreale: i tank fermi uno dopo l' altro in fila indiana, quella figura esile che sembra soggiogarli. L' autista del primo blindato fa manovra, cerca di aggirare il ragazzo sulla destra. Lui gli si para davanti di nuovo, allarga le braccia come si fa per domare una bestia. Poi il giovane fa un salto, sale sul carroarmato per parlare col soldato visibile dalla feritoia. "Tornate indietro! Smettete di uccidere il nostro popolo!" è l' urlo che i testimoni ricordano. Poi tutto accade in un attimo: il ragazzo è sceso dal blindato, ora è circondato da amici che lo aiutano a scappare. La sua sorte è rimasta un mistero affascinante."

Oggi un giornalista francese sta svolgendo un'inchiesta per scoprirne l'identità.

La dimostrazione popolare di quel giorno era nata perchè in quell'anno ricorrevano: il 200° anniversario della Rivoluzione francese, il 70° del Movimento del Quattro Maggio e il 40° anniversario della Repubblica Popolare.
La gente sceglie Piazza Tienanmen perchè proprio lì, il 1° ottobre 1949, era stata proclamata da Mao la Repubblica Popolare. Lì gli studenti erano soliti discutere e studiare per poter continuare mentre faceva buio. Nella primavera questi dibattiti si fecero sempre più aspri e accesi. Il Partito Comunista definì quegli studenti "agitatori controrivoluzionari".
La risposta fu molto decisa: studenti e cittadini si trattannero sempre più nella piazza, che si trasformò in una città nella città.


Il 20 maggio, il governo proclamò la legge marziale e ordinò all'esercito di cacciare i dimostranti dall'area. Quel giorno la famosa fotografa dell'AFP, Catherine Heriette, scattò molte foto per documentare le repressioni.
La notte del 3 giugno, le truppe si avvicinarono, non viste, al perimetro della piazza. I carri armati si fecero largo tra le barricate delle studenti. A meggiorno del 4 giugno Piazza Tienanmen era libera.
Le immagini arrivate in Occidente non documenteranno le migliaia di vittime di quella notte.
Il numero delle vittime è tuttora un segreto di Stato, le stime raccolte da Amnesty International variano fra 700 e 3.000 morti. Ma le versioni concordano su questo: pochi morirono dentro il perimetro della piazza stessa.

martedì 9 giugno 2009

Alla ricerca di buone notizie... ho trovato lei^^

Nel generale buon andamento delle donne del PD... Ecco la ragazza che, in Friuli, ha battuto Berlusconi!

Da un articolo di Repubblica:

ROMA - "Mi sveglio, un occhio ai dati e ... in Friuli Venezia Giulia Debora batte Papi 73.910 a 64.286!!". Trentotto anni, consigliere provinciali a Udine nelle liste del Pd, Debora Serracchiani era diventata nota a livello nazionale nello scorso marzo. Col suo appassionato, critico intervento all'assemblea dei circoli del partito, e col suo discorso cliccatissimo anche sul web. Forse per questo, Dario Franceschini aveva deciso di candidarla alle Europee. Scelta vincente, la sua: visto che, all'indomani del voto per l'Europarlamento, si scopre che proprio lei ha ottenuto, nella regione di appartenenza, più voti di Silvio Berlusconi, capolista del Pdl.


La Serracchiani afferma inoltre di "essere in generale soddisfatta del risultato conseguito dal Pd, perchè - spiega - anche se c'è stato un calo di consensi rispetto le politiche del 2004, credo che Dario Franceschini in questi mesi abbia fatto quasi un miracolo. Il Pd ha tenuto e non c'è stato quel crollo che qualcuno prevedeva e non c'è stato un exploit del Pdl. Credo che il Pdl sia stato punito perchè non sta dando soluzioni, in particolare non si occupa della crisi come dovrebbe". Conclusioni, almeno secondo Debora: "Il Paese sta cambiando".

Qui sotto i video del discorso all'assemblea del PD






giovedì 4 giugno 2009

Discorso di Barack Obama



Sicuramente veniamo tutti rapiti dal fascino del grande comunicatore. Ha mandato dei messaggi importanti, ha citato il Corano e ha raccolto grandi consensi. Ha parlato di concetti, che pronunciati da altri sembrerebbero del tutto utopici: cooperazione, pace, giustizia, rispetto, ...fino ad affermare che americani e musulmani possono conividere principi e imparare l'uno dall'altro. Ma con quella punta di realismo e di intelligenza, quando ammette che questo discorso non risolve da solo tutti i problemi. Il Presidente Obama riesce a riempire di speranza gli occhi di chi lo ascolta. Dai commenti a caldo, è facile intuire come tutti quegli occhi si aspettino di vedere i fatti.

lunedì 1 giugno 2009

venerdì 29 maggio 2009

Da vedere!


Ecco il manifesto del partito socialista catalano per le elezioni europee!
Il messaggio è: dicono che vogliono cambiare il mondo, ma come possono cambiare il mondo quelli che ci hanno trascinato nella crisi?
Da notare chi c'è in primo piano... tutto a conferma della pessima opinione che hanno all'estero del governo italiano!

L'immagine introduce un articolo del Times sulla strenua e tempestiva difesa dei figli di Berlusconi al loro "Papi".
L'articolo termina così:
To try to claw back the initiative before next month’s European elections, the Prime Minister is booked for a series of chat shows next week and will appear in adverts claiming that he solved the Naples rubbish crisis, saved the Alitalia airline from bankruptcy and protected Italians from the global financial slump.

Qualcuno mi sembra alla frutta...






giovedì 28 maggio 2009

Segnalazione!


Da un articolo di Repubblica:

Il caso italiano
. Per Amnesty International in Italia i diritti e l'incolumità di migranti e richiedenti asilo sono a rischio e i Rom sono oggetto di discriminazione e razzismo. Sebbene il rapporto annuale si riferisca ai dati del 2008, la scheda sul nostro Paese denuncia i respingimenti di migranti del mese scorso. "Venendo meno a una politica che le ha viste spendersi per la salvezza di vite umane nel Mediterraneo - accusa Amnesty - nel 2009 le istituzioni italiane hanno mancato ai principi fondamentali dei diritti umani mentre esercitavano le proprie funzioni in mare". Ancora una volta si punta il dito contro le condizioni delle persone rinchiuse a Lampedusa e si guarda con preoccupazione alle norme contenute nel pacchetto sicurezza che "lungi dal rappresentare una pianificazione chiara e comprensibile della politica sull'immigrazione, hanno un impatto pericoloso sui diritti umani". In particolare, Amnesty sottolinea come alcune norme, se approvate, possano "produrre un'allarmante conseguenza sui diritti umani dei migranti irregolari. Costretti dalla minaccia incombente di una denuncia da parte di ogni pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, essi sarebbero indotti a sottrarsi dall'incontro con ogni tipo di istituzione e ufficio pubblico, tenendosi alla larga da ospedali, scuole, uffici comunali, con immaginabili conseguenze sul diritto alla salute, all'istruzione per i figli, alla registrazione dei nuovi nati".


Il rapporto annuale 2009 denuncia ancora una volta che a distanza di 20 anni dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura (Cat) in Italia non esiste uno specifico reato di tortura nel codice penale. Il nostro Paese non ha meccanismi di prevenzione della tortura e dei maltrattamenti e i pubblici ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni che si rendono colpevoli di tali reati vengono perseguiti attraverso figure di reato ordinarie (lesioni, abuso d'ufficio, falso) e puniti con pene non adeguatamente severe, o non puniti affatto per la prescrizione. Amnesty fa esplicito riferimento ai fatti di Genova e alle sentenze relative emesse nel luglio e nel settembre 2008, sottolineando che proprio la lacuna nel nostro codice penale farà sì che "è improbabile che i funzionari e gli agenti imputati sconteranno le condanne, a causa dell'intervento della prescrizione. In questi anni la ricerca della verità non è stata agevolata dalle istituzioni coinvolte, né nell'ambito dei processi, né attraverso l'istituzione di strumenti di monitoraggio, quali una commissione indipendente o di una commissione parlamentare d'inchiesta". Infine, come già fatto negli ultimi due anni, Amnesty richiama l'Italia e gli altri Paesi europei a fare luce sul caso delle rendition illegali, che non sono ancora state condannate pubblicamente.

lunedì 25 maggio 2009

LIBERATELA!


Mentre continua a Rangoon il processo a Aung San Suu Kyi, l'Unione Europea ha chiesto alla giunta militare birmana l'immediata liberazione della donna. Se fosse ritenuta colpevole, potrebbe essere condannata fino a 5 anni di reclusione e le verrebbe preclusa la partecipazione alle elezioni parlamentari in programma nel 2010.

Così diceva Piero Fassino, inviato speciale dell'UE per la Birmania, in un'intervista prima dell'inizio del processo:

«La verità vera è che questo regime teme Aung San Suu Kyi oltre ogni altra cosa. La teme perché figlia del fondatore della Birmania indipendente e ne mantiene vivo il ricordo carismatico; la teme perché è una donna coraggiosa, divenuta per milioni di birmani e per una grande opinione pubblica internazionale l’emblema della lotta di libertà del suo popolo; la teme perché Aung San Suu Kyi ha fatto della non violenza il suo credo e questo ha accresciuto ancora di più la sua popolarità, il suo carisma. Il regime la teme perché sa che Aung San Suu Kyi libera diventerebbe immediatamente un punto di riferimento per quei tanti birmani che da anni e anni vivono in un regime di oppressione ma non si sono rassegnati e continuano a battersi perché la Birmania possa finalmente approdare a un regime di democrazia e di libertà. Proprio per questo non possiamo lasciare Aung San Suu Kyi sola e serve un impegno ancora più grande della comunità internazionale nel sostenere l’azione del segretario generale dell’Onu e del suo rappresentante Gambari. E l’Unione Europea è in prima fila in questo impegno».

Quali gli obiettivi su cui focalizzare l’iniziativa internazionale?
«Sono essenzialmente tre: ottenere la libertà di Aung San Suu Kyi e per i duemila esponenti politici che oggi sono prigionieri; l’apertura di un dialogo tra giunta, opposizione, comunità etniche per definire consensualmente un percorso di riconciliazione nazionale, e dentro questo percorso, definire anche quale è il quadro di garanzie democratiche effettive che consentano alle elezioni del 2010 di non essere un passaggio puramente formale di legittimazione del potere dei militari, ma essere elezioni effettivamente libere tali da innescare un processo nuovo in Birmania».

domenica 24 maggio 2009

Muore tifoso di 19 anni... oggi 1 minuto di silenzio!

Dall'Ansa:

E' morto per arresto cardiaco Eugenio Bortolon, il tifoso vicentino di 19 anni caduto ieri pomeriggio dal settore ospiti dello stadio Tardini durante il secondo tempo di Parma-Vicenza. Il giovane è deceduto nella tarda serata di ieri, alle
22.35, nell'unità operativa di Prima Anestesia e Rianimazione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

Lo ha reso noto nella notte la stessa Azienda ospedaliera. Il giovane era stato trasportato in gravissime condizione all'ospedale Maggiore con "gravissimo politrauma da precipitazione con lesioni emorragiche multidistrettuali". I medici avevano proceduto "alla stabilizzazione respiratoria ed emodinamica, per permettere al paziente di eseguire le indagini radiologiche", e dopo le prime manovre rianimatorie Eugenio Bortolon era stato sottoposto a un intervento chirurgico all' addome. Ma durante l'operazione le condizioni del pazient
e si sono aggravate, "a causa di una gravissima emorragia e per il concomitante gravissimo trauma cranio-facciale". Nonostante le terapie adottate - conclude la nota - "la funzione cardio-circolatoria si è deteriorata fino all'arresto cardiaco".

Ieri intanto c'erano state polemiche per il fatto che l'arbitro dopo aver sospeso la partita in seguito all'incidente, avesse poi deciso di farla riprendere e concludere. Il match, finito 4-0 per il Parma, e ininfluente ai fini della classifica dal momento che i padroni di casa erano gia' promossi in serie A e il Vicenza gia' salvo.


Dalla Gazzetta di Parma:

Doveva essere una festa, e si è trasformata in un dramma. La gara fra Parma e Vicenza, che stava celebrando nel modo migliore (4-0) la promozione del Parma, è stata turbata da un gravissimo incidente: un tifoso del Vicenza (il nome sembra Alessandro, l'età 19 anni) è precipitato, pare per essersi sporto troppo in fuori, dalla curva sud che ospitava i tifosi veneti, e ha battuto violentemente il capo dopo un volo di 15 metri. Ora è ricoverato in Rianimazione: le sue condizioni sono gravi, ma si sono "stabilizzate".

E alle 19,30 il giovane è stato trasportato in sala operatoria, per essere sottoposto ad un intervento chirurgico Un medico della Rianimazione, intervistato da Giuseppe Milano nel Tg Parma, ha parlato di "condizioni gravissime".

I tifosi hanno chiesto che la gara si fermasse: c'è stata una lunga sospensione, di circa mezzora, poi la partita è ripresa, anche se in pratica le due squadre non hanno più giocato fino al fischio finale.


Ecco che un'altra volta ci si trova davanti al dubbio: fermarsi o no? ...dubbio assolutamente lecito... Per rispetto bisognerebbe sempre fermarsi quando accade un grave incidente durante la partita, questa volta a maggior ragione visto che i verdetti erano già chiari! Comunque è una questione che riguarda le coscienze e non dovrebbe essere il problema principale del dibattito.

Spontaneamente mi ero posta un'altra domanda: perchè è caduto?


La questione viene liquidata dalla Gazzetta con:
pare per essersi sporto troppo in fuori, dalla curva sud che ospitava i tifosi veneti

Una riga anche sul Corriere: Dubbie le cause della caduta: forse Bortolon si è sporto per vedere e ha perso l'equilibrio.

Modifica:
i video delle telecamere dello stadio sembrano confermare l'ipotesi dell'incidente (Tg1)

giovedì 21 maggio 2009

martedì 19 maggio 2009

domenica 17 maggio 2009

tra mafia e immigrazione


C'è chi parla tanto di evitare che tanti criminali arrivino in Italia, c'è chi insulta l'ONU per difendere l'accordo con la Libia e chi affronta la questione con maggiore intelligenza:

Vorrei dare voce a uno di questi ultimi, Roberto Saviano. Mi dà l'occasione un lungo articolo riportato sul sito del quotidiano spagnolo El Paìs, che dà spesso attenzione alle sue parole:



Quienes cuentan que la llegada de inmigrantes en pateras trae avalanchas de criminales, quienes cuentan que aumenta la violencia y la degradación, quizá estén olvidando dos episodios muy recientes y extremadamente significativos que han entrado en la historia de nuestra república. En Italia las dos revoluciones espontáneas más importantes contra la mafia no han partido de italianos sino de africanos. En diez años sólo se han producido dos veces, impulsadas por la indignación y el fin de la tolerancia, manifestaciones públicas no organizadas por asociaciones o sindicatos, sin autobuses y partidos.

Manifestaciones espontáneas. Y las han hecho los africanos.


En Castelvolturno el 19 de septiembre de 2008, después de la matanza realizada por la camorra en la que fueron asesinados seis inmigrantes africanos: Kwame Yulius Francis, Samuel Kwaku y Alaj Ababa, de Togo, Christopher Adams y Alex Geemes, de Liberia, y Eric Yeboah, de Ghana. Joseph Ayimbora, ghanés, fue ingresado en el hospital en estado grave. Las víctimas eran todas muy jóvenes, el mayor de ellos tenía poco más de 30 años: se desbordó la rabia y estalló una revuelta ante el lugar de la masacre. La revuelta atrajo a las cámaras de televisión de todas partes del mundo y las imágenes transmitidas fueron las de un pueblo paralizado para pedir atención y justicia. En los seis meses anteriores la camorra había asesinado a un número impresionante de inocentes italianos. El 16 de mayo a Domenico Noviello, un hombre que diez años antes había denunciado una extorsión, y que nada más perder su escolta fue masacrado. Pero nada. Ninguna protesta. Ninguna queja. Ningún italiano se echó a la calle. Los pocos indignados, todos limitados al ámbito local, se sentían cada vez más solos y sin fuerza.

Pero esta soledad se rompió por fin la mañana del 19, cuando cientos y cientos de hombres y mujeres africanos tomaron las calles y gritaron a los italianos a la cara su indignación. Hubo incidentes. Pero lo más extraordinario fue que al día siguiente los mismos africanos se hicieron cargo de reparar los daños provocados. El objetivo era llamar la atención y decir: "No volváis a atreveros". Contra pocas personas es posible cualquier tipo de violencia, pero contra una población entera alineada, no.


Tener una actitud cerrada y de criminalización ayuda a las organizaciones mafiosas, porque se obliga a todos los inmigrantes a relacionarse con las mafias, si sólo de ellas dependen los documentos, la vivienda, incluso los anuncios en los periódicos y la asistencia jurídica. Y no se trata de interpretar el papel de las "almas buenas", como dirían algunos, sino de analizar cómo las mafias italianas aprovechan la debilidad de las comunidades de inmigrantes. Cuanto menos protegidas están éstas por el Estado, más se encuentran a su merced. El país en el que es hermoso reconocerse -enseña Altiero Spinelli, padre del pensamiento europeo- es el que está hecho de conductas, no de monumentos. Yo sé que la parte de Italia que en estos años se ha comportado entendiendo y acogiendo es la parte que ve en los inmigrantes nuevas esperanzas y nuevas fuerzas para transformar aquello que no hemos conseguido cambiar. La Italia en la que es hermoso reconocerse y que lleva en su interior la memoria de las persecuciones de sus propios inmigrantes y no permitirá que esto recaiga sobre su propia tierra.

L'ultimo passaggio di questo articolo mi sembra fondamentale e non buonista:
- criminalizzare gli immigrati aiuta le organizzazioni mafiose
- le comunità di immigrati che non vengono accolte sono soggette all'influenza della mafia
- chi aiuta gli immigrati ad integrarsi, sa che possono portare nuove speranze e nuove forze per il cambiamento

giovedì 14 maggio 2009

Impedirle ancora una volta di essere libera

La settimana è iniziata con notizie preoccupanti sullo stato di salute di Aung San Suu Kyi e ora arriva la notizia del suo arresto.

Dal sito di Repubblica, 9 maggio:

Allarme per la salute di Aung San Suu Kyi. Il portavoce dell'opposizione in Birmania ha riferito che il premio Nobel per la Pace, agli arresti domiciliari da circa 19 anni, "sta male", non mangia, ha la pressione bassa ed è disidratata. All'indomani di una visita alla 63 leader della Lega nazionale per la democrazia, Nyan Win ha spiegato che Suu Kyi viene alimentata e idratata per via endovenosa. "Siamo molto preoccupati per la sua situazione", ha aggiunto.

Il caso di Suu Kyi è da tempo al centro di una mobilitazione internazionale che coinvolge anche l'Italia. Giampiero Cioffredi, candidato del Pd alle elezioni europee, ha annunciato che per lunedì mattina alle 10 è in programma un sit-in davanti all'ambasciata birmana a Roma per chiedere "al regime l'immediata scarcerazione del premio Nobel e leader dell'opposizione, anche in vista della scadenza degli arresti domiciliari, il prossimo 27 maggio".

Il 27 maggio finirebbe la sua condanna agli arresti domiciliari, ma il governo birmano ha trovato un altro modo per tenerla sottochiave. E' stata incriminata per aver violato gli arresti domiciliari in occasione della visita non autorizzata di un americano alla sua residenza e il suo processo si aprirà il 18 maggio. L'americano, John William Yeattaw, è stato incriminato.

Ecco l'articolo dal sito Democratic Voice of Burma:

Suu Kyi and US citizen charged

May 14, 2009 (DVB)–Charges have been brought against opposition leader Aung San Suu Kyi relating to her contact with the US citizen who last week spent two nights in her compound, where she is being held under house arrest.

According to Suu Kyi’s lawyer, Kyi Win, the official court trial will take place on 18 May, after Kyi Win has applied for the right for a formal legal defence.

The charge falls under Article 22 of the Burmese penal code, which bars her from contact with foreign diplomats and political organisations, and contact with any outsiders without permission.

Article 22 carries a sentence of between three and five years.

The US citizen John William Yettaw, along with Suu Kyi’s two caretakers, has been charged under Article 22/109, relating to aiding and abetting the breaking of Article 22.

All four remain at Rangoon’s Insein prison, where the trial is being held.

Lawyer Kyi Win said that a member of the Special Branch police unit, Police Colonel Zaw Min Aung, brought the charges against both parties, while two judges and a jury will form the special court in which the trial will take place.

Last Wednesday, Yettaw was arrested after swimming across Lake Inya in Rangoon, apparently after having spent two nights in Suu Kyi’s compound.

Under conditions of her house arrest, Suu Kyi is forbidden to have visitors. A broader Burmese law states that no foreigner is allowed to spend the night at a local’s house.

US embassy staff held a brief meeting with John Yettaw yesterday, but no details were given as to his motives.

“We weren’t able to get any details from him about the circumstances – there were other people in the room – and so they didn’t talk about anything in great detail,” said Richard Mei.

Suu Kyi’s doctor, Tin Myo Win, was detained the day after Yettaw was arrested. There has been no news of his situation.

Suu Kyi’s current internment under house arrest is due to expire on 27 May, as stated by the Burmese government.

Reporting by Nay Say Phaw and Francis Wade

domenica 10 maggio 2009

Fotovoltaico: ci sono buone notizie!

Non avevo dato buone notizie sull'eolico, ma ho letto buone nuove sul fotovoltaico.

Purtroppo, come dice Cianciullo in un articolo sul suo blog, il Governo non è pronto, ma ci sono buoni segnali:

In Italia il mercato dell’energia dal sole cresce a ritmi da capogiro, in netta contro tendenza rispetto alla crisi. Gli acquirenti ci sono. Le imprese italiane ci sono. Il governo manca: all’ultimo momento a Verona hanno dato forfait sia il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che quello dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. E’ la fotografia che emerge dalla tre giorni di Solarexpo che alla decima edizione - con 64 mila visitatori, nove padiglioni rispetto ai sei dell’anno passato, oltre mille espositori di cui il 35 per cento provenienti dall’estero - si è confermata come la fiera leader a livello europeo.
Con 340 megawatt nel 2008 l’Italia si attesta al terzo posto nel mondo, dopo Germania e Spagna, per quanto riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici, superando così Stati Uniti e Giappone. Ma il dato sorprendente riguarda il biennio 2009-2010: sono previsti 1000 megawatt cumulativi entro la fine del 2009 e ben 2000 megawatt a fine 2010, cifre che consentiranno all’Italia di mantenere un ruolo leader a livello mondiale: nel prossimo biennio, fa notare il direttore del Kyoto club Gianni Silvestrini, ci sarà un vero e pro
prio boom per il fotovoltaico, tanto che dal 2011 potremmo diventarne esportatori.


Sul portale Eco-energia dell'Ansa, inoltre, si trovano altri dettagli al riguardo:

L'Italia e' sulla buona strada per diventare il primo paese dell'Unione europea in cui l' elettricita' generata dall'energia fotovoltaica e quella convenzionale avranno lo stesso costo di accesso alla rete elettrica. Cioe' quello in cui si raggiungera' la ''parita' nella rete'', grid parity. Cio' e' dovuto al fatto che i fornitori italiani di energia solare beneficiano di prezzi dell'elettricita' comparativamente alti. Se, come ci si attente, i prezzi cresceranno ad una media del 6% l'anno, gli impianti italiani indipendenti potrebbero raggiungere la grid parity nel 2011.

L'Italia e' sempre piu' 'solare': 900 MW previsti per fine 2009. A questa conclusione si e' arrivati al termine del convegno internazionale sul fotovoltaico organizzato nell'ambito della decima edizione di Solarexpo & Greenbuilding di Verona. Arturo Lorenzoni, dell'Universita' di Padova&Iefe (Bocconi) e capofila della conferenza, ha ricordato che andare sotto il dollaro per watt di picco gia' oggi e' possibile per alcune celle fotovoltaiche, con l'obiettivo per il 2012 di arrivare anche sotto 0,7 $/W: una ''curva di apprendimento'' rapidissima. Nota estremamente positiva, poi, e' la rilevante crescita del mercato italiano che, a fine 2009, potrebbe raggiungere la quota di 900 MW installati (oggi 450 MW) per arrivare a 2.200 MW nel 2011. Nei prossimi mesi si giochera' la partita della definizione della nuova tariffa in conto energia che potrebbe partire dal 2011 e che tutti le associazioni di categoria (Gifi e Assosolare) guardano con attenzione specialmente per strutturare gli investimenti futuri. La richiesta degli operatori al governo e' di praticare riduzioni graduali, senza strappi, che accompagnino il settore verso la completa maturita'.

Oggi ci sono molte difficolta' di accesso al credito e a condizioni piu' stringenti rispetto al passato. La richiesta di capitale proprio per gli investimenti e' sempre maggiore e finanziamenti con il 90% di capitale di debito sembrano quasi impossibili da ottenere. Le istituzioni si stanno muovendo per sostenere il settore, con tutte le difficolta' legate all'elemento di novita' rappresentato dal boom del fotovoltaico. Un esempio e' l'attivazione di linee di sostegno contenute nei fondi strutturali europei per l'industria delle rinnovabili e del solare in particolare.

venerdì 8 maggio 2009

giovedì 7 maggio 2009

Un'epidemia di cui non si parla


Un articolo del quotidiano spagnolo El Paìs, dà l'occasione di conoscere l'epidemia di meningite che flagella l'Africa occidentale: 1900 morti e 56000 accertati!

La meningite è una malattia contagiosa che uccide la metà delle persone che ne vengono infettate in mancanza di cure. Dall'inizio dell'anno, l'Africa subsahariana è stata colpita da una grave epidemia. Solo in Nigeria, Niger, Chad, Medici Senza Frontiere vacineranno più di 7 milioni di persone.

Alcuni dei passaggi dell'articolo:

"No tiene unproblema de nomenclatura ni desata las hostilidades internacionales. Aún menos ha causado alertas sanitarias y mediáticas en el mundo. Sin embargo, desde primeros de este año una gran epidemia de meningitis (infección que afecta a las membranas que cubren el sistema nervioso central) se ha extendido por varios países de África. Para combatirla, Médicos Sin Fronteras (MSF), en colaboración con diversos Gobiernos, ha puesto en marcha una de las mayores campañas de vacunación de la historia."

"Con la vacuna se evita que la persona enferme de meningitis, pero no se evita la transmisión", añade Olimpia de la Rosa, responsable técnica de emergencias para MSF. De la Rosa explica que la actual vacuna ofrece inmunidad solo por tres años, pero a partir del 2010 se podrá utilizar una nueva que la alarga por 10 años. Pero hasta entonces, este 2009 se está cebando con una de las partes de África más pobres. "Este año la transmisión ha sido muy rápida y ha llegado a campos de desplazados de Darfur", afirma la responsable técnica de MSF. La transmisión de este tipo de meningitis bacteriana (meningocócica de tipo A) se produce de persona a persona por la nariz o por la boca. [...] El hacinamiento y las condiciones muy poco saludables aumentan el riesgo de transmisión e infección."

"a contrarreloj, sin descanso y apenas medios, se intenta evitar que la conocida meningitis siga cobrándose miles de vidas."


Da un articolo comparso lo scorso 29 aprile sul sito di Medici Senza Frontiere, i numeri dell'epidemia:

- 210 operatori internazionali di MSF in Nigeria e Niger
- 8 milioni di vaccini ordinati da MSF
- 50 team specializzati nella gestione dell’emergenza
- 270 team specializzati nella vaccinazione
- 1.5 euro il costo per MSF per ogni persona vaccinata (costo del vaccino escluso)

mercoledì 6 maggio 2009

Non dimentichiamo la Birmania!



da Democratic Voice of Burma:

Food crisis reported in two states

May 5, 2009 (DVB)–A United Nations body has begun to establish aid programmes for villages in Burma’s Chin state to tackle the ongoing famine there, whilst a human rights group has issued a report about a serious food crisis in Karen state.

Chin state in northwest Burma has been suffering from famine since 2007. The trigger was the mass flowering of bamboo, which occurs roughly every fifty years, and attracts hordes of rats which feed on bamboo seeds before moving on to crops and stored grains. Now, the United Nations Development Programme (UNDP) will hand out rice to nine villages in Matupi township, Chin state. Similarly, the World Food Programme has launched a “Food plus Cash for Work” assistance program in six townships, focusing on developing food security in the area through agricultural land development, road construction, and projects earmarked by the communities. Meanwhile, a report released last week by the Karen Human Rights Group (KHRG) highlighted the food crisis in Burma’s eastern Karen state, which is reported as being a direct result of excessive military demands in the area. Government troops in Karen state are encouraged to be ‘self-sufficient’. Villagers’ food stocks are often destroyed or confiscated by the army, and restrictions of movement prevent villagers from buying supplies. The current economic crisis, along with the rising food prices and climate change, add to the problem, KHRG reports. In both states, people are reported to be suffering from malnutrition and potentially fatal as a result of food shortages.
Reporting by Beth Macdonald and Rosalie Smith

martedì 5 maggio 2009

Madrid - Olimpiadi 2016

Sono collaboratrice volontaria per la promozione di Madrid come sede delle Olimpiadi 2016. Per questo mi arriva periodicamente la newsletter con gli eventi di preparazione.
Ieri sono arrivati i commissari a Madrid per valutare lo stato dei lavori.
Lo slogan è: "Madrid recibe a todos con la mano abierta" e questo è il logo:




L'articolo racconta dell'accoglienza del sindaco, Alberto Ruiz Gallardòn, che ha presentato Madrid come una città viva e dinamica che ama lo sport.
Dopo il rinfresco i 13 commissari sono stati ricevuti dai Principi e dalle altre autotrità dello Stato.
Oggi pomeriggio gli incaricati dovranno dare un giudizio sui lavori fin ora effettuati nei campi di: sicurezza, alloggi, trasporti e sedi olimpiche. Se il giudizio sarà positivo Madrid potrà continuare il suo sogno olimpico!

Il 77% dei lavori è già stato completato, il cuore dell'evento sarà lo Stadio Olimpico che verrà ultimato nel 2011.


Se conoscete Madrid e ve ne siete innamorati, potete iscrivervi come volontari e collaborare alla realizzazione di un sogno.